GABRIELE MURO


BIOGRAFIA “Nasco 38 anni fa in un giorno di fine estate in una piccola isola dell’arcipelago campano chiamata Procida. Sono …

BIOGRAFIA

“Nasco 38 anni fa in un giorno di fine estate in una piccola isola dell’arcipelago campano chiamata Procida. Sono l’ultimo ed inaspettato di tre figli maschi.
Il destino di chi nasce su un’isola non tanto turistica, come era Procida diversi anni fa, è già segnato: solitamente gli abitanti dedicano tutta la loro vita al mare.
Marittimi, pescatori e tutti lavori che girano intorno al mondo della marineria.
Io non son mai stato un buon pescatore, e a dire il vero soffro anche il mal di mare. Le battute di pesca organizzate con mio padre finivano con me sugli scogli a prendere il sole e lui in mare imperterrito nella pesca.
La mia passione per il cibo precede quella per la cucina, ero il nipote più ambito alle tavole dei nonni e parenti vari, che da buoni napoletani usavano mangiare in cinque e cucinare per venti. Le mie idee erano più che chiare, avrei fatto il cuoco.

Ho deciso di iscrivermi all’istituto alberghiero. Durante le estati della mia adolescenza ho iniziato a lavorare nelle trattorie di pesce presenti sull’isola di Procida, dove ho imparato la qualità di una materia prima eccezionale e le basi della cucina tradizionale procidana.

Conseguito il diploma, finalmente libero da catene, la mia sete di conoscenze mi ha portato in strutture site sia in Italia che all’estero e nelle cucine di grandi chef stellati che mi hanno insegnato rigore e tecnica.

In Spagna ho collaborato con Ramon Freixa (1stella Michelin), una delle esperienze che ricordo con maggior affetto, sia dal punto di vista umano che professionale, un posto dove si lavorava ad altissimi livelli ma con la leggerezza che solo gli spagnoli sanno avere.

Dopodiché a Ginevra ho avuto l’onore di lavorare con Philipphe Chevrier (2 stelle Michelin) maestro di vita, che con rigore svizzero mi ha insegnato le basi e il culto della cucina francese.

Ho scoperto il mondo della cucina vegetariana con Pietro Leeman (1 stella michelin) e di quella altoatesina con Karl Baumgartner (1 stella michelin).
Dopo anni di gavetta e di duro lavoro sono approdato a Roma e per caso mi sono ritrovato come docente al Gambero Rosso, esperienza che ricordo con gioia grazie agli allievi che allegramente partecipavano ai miei corsi amatoriali ringraziandomi per la simpatia e leggerezza con cui riuscivo a trasmettere loro le nozioni di cucina.

Ora, da qualche anno, mi trovo alla guida della cucina del ristorante Adelaide dell’Hotel Vilòn di Roma. Il ristorante Adelaide, grazie alla fiducia dimostrata, mi ha permesso di esprimere appieno le mie idee attraverso piatti di spessore caratterizzati dai sapori e dai profumi della mia terra contaminati dagli appunti di viaggio che ho appreso nel corso delle mie esperienze lavorative.
In questi quattro anni sono state tante le soddisfazioni, trasformate in nuovi punti da cui ripartire sempre con tanta voglia e determinazione per crescere e migliorarsi.

La passione e il duro lavoro mi hanno permesso di realizzare alcuni dei miei progetti professionali. Ma questo ė solo l’inizio perché, come si suol dire, chi si ferma è perduto.”
Gabriele Muro